Giornata mondiale dell’acqua 2023: come l’uso del pressfitting può aiutare a ridurne gli sprechi
Mercoledì 22 marzo si è celebrata la trentunesima giornata mondiale dell’acqua, come ogni anno in quest’occasione è stato pubblicato il “Rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo idrico mondiale”, questa volta dedicato ai “partenariati e la cooperazione” una disanima delle possibili occasioni – spesso fino ad adesso “sottovalutate” – in cui i diversi enti che hanno a che fare con l’acqua possono trovare occasioni comuni d’intervento. Si è parlato moltissimo anche delle tecnologie di distribuzione dell’acqua, in grado di aiutare a diminuire fortemente gli sprechi del nostro bene più prezioso: diamo uno sguardo a cosa può fare il sistema pressfitting in acciaio in questo ambito.
Il Rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo idrico mondiale si concentra ogni anno su una diversa questione strategica, monitorando i progressi compiuti verso il raggiungimento dei punti principali contenti nell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 (SDG 6) in materia di acqua pulita e servizi igienici. Come vedremo, le risorse idriche e la loro gestione hanno un impatto su quasi tutti gli aspetti dello sviluppo sostenibile.
L’SDG 6 è uno degli obiettivi più importanti tra i 19 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e mira a garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienici per tutti.
Il Rapporto sullo sviluppo idrico mondiale 2023 delle Nazioni Unite (UN WWDR) sottolinea l’importanza di creare partenariati e rafforzare la cooperazione – in tutti gli aspetti dello sviluppo sostenibile – per accelerare i progressi verso gli obiettivi idrici e soprattutto i diritti umani all’accesso all’acqua e ai servizi igienici. Partendo dalle esperienze passate di partnership nella gestione delle risorse idriche, viene sottolineata la necessità di rafforzare una cooperazione positiva e significativa tra le comunità dell’acqua, dei servizi igienici e dello sviluppo ambientale.
Il rapporto affronta anche l’intersezione tra acqua e cambiamento climatico, sottolineando l’urgente necessità di agire per mitigare e adattarsi ai suoi effetti.
Accelerare il cambiamento
Il Quadro di accelerazione globale (Global Acceleration Framework, GAF) ha identificato cinque “acceleratori” relativi all’Obiettivo di sviluppo sostenibile 6, in cui i partenariati e la cooperazione sono cruciali, trascendendo i confini settoriali e consentendo a tutti di contribuire al raggiungimento dell’Obiettivo.
Il tema del Rapporto sullo sviluppo idrico mondiale delle Nazioni Unite di quest’anno, partenariati e cooperazione, riflette il concetto fondamentale delle Nazioni Unite nel loro complesso.
Formazione e sviluppo delle competenze
Lo sviluppo dell’istruzione e delle competenze è fondamentale per l’adozione di procedure di gestione sostenibile dell’acqua. Ciò comporta la condivisione delle conoscenze tra insegnanti, studenti e istituzioni, ma anche i progressi della tecnologia sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale.
Il COVID-19 ha accelerato l’uso di contenuti digitali e tecnologie di comunicazione per l’istruzione e la formazione globale. L’integrazione di queste conoscenze però richiede uno scambio multidirezionale, in grado di superare le sfide legate all’inclusività e all’accesso delle comunità svantaggiate: tutto questo è fondamentale per una gestione sostenibile dell’acqua.
I progetti di scienza partecipativa sono un esempio di partenariati multidisciplinari di successo che promuovono l’educazione e la consapevolezza sui problemi locali di gestione dell’acqua.
Innovazioni tecnologiche
I partenariati tra le università possono facilitare il trasferimento di nuove tecnologie e competenze innovative. Anche gli incubatori e gli acceleratori d’impresa possono promuovere partenariati tra le università, le startup e i capitali, svolgendo un ruolo molto importante nello sviluppo di soluzioni tecnicamente fattibili, economicamente valide, socialmente accettabili e adattabili al contesto locale. Inoltre, queste collaborazioni possono agevolare la diffusione di nuove tecnologie per la purificazione, la distribuzione e il trattamento dell’acqua, favorendo l’interscambio di conoscenze tra i produttori di componentistica e gli installatori specializzati.
Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando la gestione dell’acqua, consentendo il monitoraggio, il controllo e lo sfruttamento delle risorse idriche dalla fonte fino al rubinetto. L’energia solare viene utilizzata per raccogliere l’acqua potabile dall’aria, producendo al contempo elettricità e acqua dolce, mentre le innovazioni nelle tecnologie di trattamento rendono possibile il riciclo e il riutilizzo delle acque reflue.
La digitalizzazione e l’uso dell’Internet delle cose, dei sensori e delle applicazioni di modellazione consentono un monitoraggio e un’analisi più accurati dei sistemi di gestione dell’acqua. Tuttavia, per trarre il massimo vantaggio da queste tecnologie sarà necessario sviluppare nuove modalità di collaborazione e modelli di business per l’innovazione e l’accelerazione.
Il pressfitting in acciaio inox AISI 316L: un partner concreto per salvaguardare la potabilità dell’acqua e agevolare la digitalizzazione dei suoi processi di distribuzione
Pressfitting e acciaio inox AISI 316L è ormai un connubio rinomato quando si tratta di realizzare le reti di distribuzione dell’acqua potabile. L’acciaio inox, infatti, è considerato come il migliore materiale per salvaguardare la più completa igienicità sia degli alimenti, sia dell’acqua potabile: grazie alla sua superficie estremamente liscia e alle sue qualità di resistenza all’ossidazione.
il pressfitting in acciaio inox AISI 316L è un sistema molto resistente, durevole, e in grado di garantire una connessione stabile e sicura per tutta la lunghezza della rete idrica.
Grazie alla sua conducibilità elettrica e alle diverse figure ibride “bocchettone con girella” l’installazione di apparecchi di misurazione e raccolta dei dati all’interno degli impianti realizzati con il pressfitting in acciaio risulta essere particolarmente agevolata. Per questi motivi il pressfitting è una tecnologia ideale per essere impiegata nei moderni sistemi di distribuzione idrotermosanitaria asserviti dalle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale:
- Agevolando i processi di digitalizzazione della rete idrica;
- Permettendo un monitoraggio costante della qualità e dell’igienicità dell’acqua;
- Coadiuvando la rivelazione in tempo reale di possibili guasti o anomalie nella rete di distribuzione.
Infine, grazie alla sua resistenza e durevolezza, il pressfitting in acciaio inox AISI 316L richiede poche manutenzioni e ha una durata molto lunga, rendendolo una scelta conveniente e sostenibile per la distribuzione dell’acqua.
Dati e informazioni
I dati e le informazioni sono fondamentali per prendere decisioni sulle risorse idriche. Tuttavia, esistono notevoli carenze nella quantità e nell’applicazione dei dati sull’acqua, nonché difficoltà nella loro condivisione a causa della mancanza di interoperabilità e delle differenze terminologiche. In questo senso i partenariati possono contribuire a garantire dati pertinenti e a promuovere la responsabilità collettiva.
La creazione di partenariati di successo richiede tempo, trasparenza e rispetto reciproco, con elementi critici durante l’intero processo quali la consultazione, la comunicazione e la creazione di consenso. Le agenzie pubbliche responsabili della gestione delle risorse spesso non hanno la capacità di generare tutti i dati necessari per affrontare le questioni sociali ed economiche legate all’acqua.
Amministrazione delle reti idriche
L’integrazione strategica delle parti interessate e delle finalità trasversali mira a migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua e la protezione delle risorse in tutti i settori, sviluppando norme, standard e metodi di assegnazione. Le autorità pubbliche hanno la responsabilità di garantire l’accesso a servizi idrici potabili e sanitari sicuri e possono decidere come coinvolgere gli operatori privati nella fornitura del servizio. Per avere successo, i partenariati pubblico-privato devono andare a beneficio di tutti gli stakeholder, servire l’interesse pubblico e fornire un ritorno accettabile ai fornitori di servizi.
La sfida di salvaguardare la sicurezza idrica, alimentare ed energetica e di affrontare i cambiamenti climatici richiede uno sforzo complesso e collaborativo. I partenariati e la cooperazione sono essenziali e ognuno ha un ruolo da svolgere.
L’acqua nel mondo: domanda, disponibilità e qualità
L’aumento è concentrato soprattutto nei Paesi a medio e basso reddito. La scarsità d’acqua sta diventando un problema globale a causa dello stress idrico e dell’inquinamento dell’acqua dolce, aggravato anche dal cambiamento climatico.
I Paesi con stress idrico elevato o critico rappresentano il 10% della popolazione mondiale. Mentre, tutto il resto delle nazioni, indipendentemente dal loro livello di reddito, devono affrontare rischi per la qualità dell’acqua.
Se i paesi a basso reddito hanno spesso una scarsa qualità dell’acqua a causa del cattivo trattamento delle acque reflue, nei paesi a più alto reddito il deflusso agricolo rappresenta un problema più significativo.
C’è una significativa mancanza di informazioni sulla qualità dell’acqua, in particolare su scala globale, a causa dell’inadeguata capacità di monitorare e riportare i dati.
Acqua potabile e servizi igienico-sanitari
Il mondo è lontano dal raggiungere gli obiettivi degli SDG per l’accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari di base. I Paesi meno sviluppati devono affrontare le sfide maggiori per raggiungere questi obiettivi, soprattutto in contesti fragili. Circa il 26% della popolazione mondiale non ha accesso a servizi di acqua potabile controllata e sicura, mentre, il 46% non ha accesso ai servizi igienici gestiti con altrettanta sicurezza.
Le aree rurali e le popolazioni povere e vulnerabili sono quelle che rischiano maggiormente di rimanere indietro. Per raggiungere la copertura universale entro il 2030, i progressi devono quadruplicare.
Gestione delle acque reflue
L’aumento della popolazione rurale e urbana, la crescita economica e la produzione agricola hanno portato ad un incremento del consumo di acqua e dello scarico delle acque reflue. Molti Paesi in via di sviluppo non dispongono di infrastrutture e risorse adeguate al trattamento delle acque reflue, con conseguenti scarichi significativi nell’ambiente.
Oltre l’80% delle acque reflue mondiali viene scaricato nell’ambiente senza essere trattato o riutilizzato. Questo fa sì che oltre 2 miliardi di persone nel mondo utilizzino acqua potabile contaminata, con il rischio di contrarre diverse malattie.
Sono stati creati partenariati a livello globale, regionale e nazionale per affrontare la gestione sostenibile delle acque reflue. La cooperazione regionale può essere un modo efficace per promuovere un trattamento avanzato delle acque reflue e sfruttare al meglio le risorse limitate.
Azioni di contrasto al cambiamento climatico
Secondo l’UNESCO/UN-Water, l’acqua è una componente essenziale per la maggior parte degli obiettivi dell’Agenda 2030, dell’Accordo di Parigi e del Quadro di Sendai. Il cambiamento climatico è un fenomeno fortemente orientato alla scienza, con le parti interessate che si concentrano sulla mitigazione o sull’adattamento.
Le politiche intersettoriali condotte dalle parti interessate al clima hanno il potenziale per incoraggiare gli investimenti in uno sviluppo a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima, ma il contesto istituzionale, politico ed economico per l’attuazione di queste politiche è complesso.
Esiste una forte connessione tra acqua e clima, nonché tra sviluppo idrico sostenibile e cambiamenti climatici. Per fare progressi su questi temi, è importante che le comunità che si occupano di acqua e clima lavorino insieme e costruiscano partnership più forti.
Dati, informazioni e monitoraggio
I dati e le informazioni sono fondamentali per una gestione sostenibile dell’acqua, ma la produzione di set di dati olistici presenta delle difficoltà, come la mancanza di dati relativi a tutti i settori d’uso, la limitatezza dei dati disaggregati per sesso e la difficoltà di condividere i dati attraverso i confini internazionali.
Un processo di coinvolgimento più ampio che coinvolga i partner nella definizione delle priorità e nella pianificazione può favorire l’appropriazione collettiva e stabilire partenariati adeguati. La costruzione della fiducia richiede tempo, trasparenza e rispetto reciproco. Il Quadro di accelerazione globale SDG6 riconosce i dati e le informazioni come uno dei cinque acceleratori chiave per il raggiungimento di acqua e servizi igienici sostenibili per tutti.
Tabella 10.1 Esempi di trasformazione dei dati relativi all’acqua in informazioni e azioni
Concentrare gli aiuti allo sviluppo, gli investimenti e i cambiamenti politici nelle aree in cui sono più necessari può essere facilitato attraverso partnership tra gruppi di comunità locali, fornitori di servizi e organismi di regolamentazione. Tali partnership possono contribuire a garantire che i dati generati siano comprensivi e inclusivi. In generale, i dati ulteriormente disaggregati hanno un maggiore potenziale di analisi pratica.
Generazione e condivisione dei dati
I dati relativi all’acqua sono fondamentali per comprendere la disponibilità del bene e la sua equa distribuzione. Tuttavia, la maggior parte dei dati disponibili non ha la risoluzione spaziale necessaria per interventi mirati e le agenzie governative spesso non hanno la capacità di generare tutti i dati necessari per affrontare le questioni emergenti relative all’acqua.
Il monitoraggio congiunto delle risorse idriche transfrontaliere può disinnescare potenziali tensioni e rafforzare la fiducia tra i confini, sostenendo al contempo una pianificazione dell’uso dell’acqua basata su dati concreti. Tuttavia, lo scambio di dati nei bacini transfrontalieri spesso non riesce a facilitare il processo decisionale basato sui dati.
Per avere successo, la condivisione dei dati deve rispondere a esigenze tangibili e servire a scopi pratici. I partenariati possono armonizzare i vari database e migliorare l’affidabilità dei dati convalidando e verificando i dati generati.
Sfide
I partenariati per l’innovazione tecnologica e sociale possono migliorare la gestione dell’acqua, ma presentano anche delle sfide. Il coinvolgimento di più parti interessate può portare a disaccordi e conflitti dovuti a interessi, punti di vista e lacune di conoscenza diversi. Pertanto, è importante gestire questi problemi attraverso processi di negoziazione trasparenti ed equi.
Cooperazione rafforzata per la sicurezza idrica, alimentare e climatica
I partenariati e la cooperazione sono fondamentali per costruire la sicurezza idrica, alimentare e climatica, affinché le società possano prosperare. Questi sistemi sono vulnerabili ai conflitti e alla sfiducia, il che evidenzia l‘importanza di lavorare insieme. La sicurezza idrica implica l’accesso sostenibile all’acqua, la protezione dall’inquinamento e dalle catastrofi e la conservazione degli ecosistemi, oltre a richiedere una buona governance, finanziamenti e cooperazione transfrontaliera.
La sicurezza alimentare si raggiunge quando tutti hanno accesso a cibo sicuro e nutriente che soddisfi le loro esigenze alimentari. Il cambiamento climatico aggrava le vulnerabilità esistenti e può portare a una moltitudine di problemi.
Garantire un accesso sostenibile all’acqua di alta qualità è fondamentale per mantenere i mezzi di sussistenza, il benessere e lo sviluppo di una popolazione, proteggendo al contempo dai disastri causati dall’acqua e preservando gli ecosistemi in un ambiente stabile.
Figura 13.1 Cos’è la sicurezza idrica? Fonte: UN-Water (2013b).
Il cambiamento climatico sta esacerbando la scarsità di acqua e cibo, che colpisce circa la metà della popolazione mondiale. Analizzare le pratiche di condivisione dei benefici da una prospettiva equa, può portare a risultati più equilibrati e a un’allocazione più efficiente nella gestione delle risorse idriche. Naturalmente, per una discussione significativa sull’equità di queste politiche è necessario un impegno sociale più ampio.
Conclusioni
Le partnership sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi legati all’acqua, ma la valutazione delle loro prestazioni è impegnativa e raramente effettuata. Non esiste un approccio univoco e i partenariati non sono sempre vantaggiosi per la società in generale.
Tuttavia, dagli esempi trattati nel rapporto emerge una serie di prove a sostegno delle conclusioni pratiche riguardanti i partenariati e la cooperazione in materia di acqua.
Abbiamo visto come i partenariati e la cooperazione siano degli elementi essenziali per poter ottenere una gestione sostenibile dell’acqua, fornire i servizi di approvvigionamento idrico e igienico-sanitari e, infine, sostenere la salute umana e mitigare gli impatti del cambiamento climatico. Questi pezzi di un puzzle complesso possono essere messi insieme solo attraverso i partenariati e, ognuno di noi ha un ruolo di cooperazione da poter svolgere.